domenica 17 gennaio 2010

Ravioli di ricotta e salsiccia con pere e spuma al parmigiano

Ravioli di ricotta e salsiccia con salsa di pere e spuma al parmigiano

Oddio!!! passano i giorni ed io sono sempre più lontana dal mio blog... devo chiedere anche scusa a tutti voi che passate di qua e lasciate un commento e a volte rispondo in ritardissimo e a volte non rispondo neanche!! Beh, sono giorni incasinati ;) Passo poco tempo davanti al computer (mooOOoolto meno di prima) e beh soprattutto questi giorni sono stata un po' presa per la cena di domani!! Eh, sí, eh, domani al Cafè Nasta di Legnano (MI) c'è la presentazione della mosta e una cena a base di tapas, paella e sangría tutto Typical Spanish!!! Molto più semplice del piatto di oggi che non è che sia difficile ma forse solo un po' laborioso.

La Spagna nel piatto

Chi passa da queste parti speso sa che a me la cosa che mi piace di più al mondo è la pasta fresca e soprattutto quella ripiena :) Sono sempre a pensare come fare i prossimi ravioli :P
Questo ripieno non è mio ma del libro Ricette di Sua Maestà il Raviolo dello Slow Food Editore, un libro pieno di grande ricette per i pazzi del raviolo come me! Anche se in realtà la ricetta è stata un po' modificata. Quella sul libro che ho già fatto tante volte per la sua velocità/bontà è a base di salsiccia, pane raffermo e parmigiano. Io ho tolto il pane e messo la ricotta perchè o la mangiavo o altrimenti mi toccava salutarla e qua non si butta via niente! ;)
L'abbinamento con la pera mi è piaciuto assai e la spuma di parmigiano è delle poche spume che so fare :P secondo me è ideale come gusto e perfetta per fare un po' di scena nelle cene con amici!
Spero che questi ravioli piaceranno tanto a voi come piacciono a me ;)

Ingredienti per la pasta:
Semola di grano duro 200 gr
Uova 5 tuorli
Zafferano in polvere 1 pizzico
Sale 1 pizzico

Ingredienti per il ripieno:
Salsiccia 100 gr
Ricotta 100 gr
Parmigiano o grana grattugiato 50 gr

Ingredienti per la salsa:
Pere abate 2
Sale e pepe qb

Ingredienti per la spuma:
Acqua calda 2 bicchieri
Parmigiano grattugiato 2 belle manciate
Sale 1 pizzico
Lecitina di soia 1 cucchiaio

Preparazione:
1 Sbattere le uova con lo zafferano in polvere. Disporre la semola sul tavolo con un buco nel centro e versare dentro le uova ed il sale. Impastare fino a quando la pasta non sarà liscia ed elastica. Avvolgere nel film trasparente e lasciare riposare in frigo per almeno 30 minuti.
2 Per preparare il ripieno basta mescolare gli ingredienti: salsiccia (senza la pellicina esterna), ricotta e parmigiano saranno mescolate fino ad ottenere una pasta omogenea... possiamo usare le mani alla Jamie Oliver per mescolare ;)
3 A questo punto tirare la pasta molto fine (io ho usato l'ultima tacca della mia imperia) e formare i ravioli come vi piace di più. A me piace tanto questa forma che rimane in piede e che faccio a partire di un cerchio di pasta di circa 5 cm, dispongo una pallina di ripieno al centro e chiudo aiutandomi di pochissima di acqua per sigillare bene il raviolo. Dopodichè schiaccio un po' la base per farli stare in piede.
4 Per fare la salsa pelare e tagliare le pere a cubetti. Farle cuocere in acqua fino a quando non saranno morbide e passarle al mixer. Aggiustare di sale e pepe.
5 Infine per fare la spuma mescolare l'acqua con il parmigiano grattugiato e mixare bene con il frullatore ad immersione. Aggiustare di sale se fosse necessario. Aggiungere la lecinita e continuare a mescolare inclinando un po' la ciotola. Molto meglio delle mie spiegazioni... qua è possibile vedere (guardare lemon air) come si fa :)

giovedì 7 gennaio 2010

La paella de mariscos

Paella de mariscos

So che c'è un po' di gente che sarà contenta di vedere questa ricetta nel mio blog... una spagnola che non aveva ancora fatto la paella!! insomma!! ;)

Invece devo dire in mia difesa che chiedere a me di cucinare una paella sarebbe come chiedere ad un lombardo di fare un cannolo :P

La paella è... era... un piatto "povero" della zona di Levante e dico povero con le virgolette perchè oggi gli ingredienti che si usano non sono proprio a buon mercato. La paella nei suoi origini veniva fatta con quello che si trovava in campagna: verdure, pollo, coniglio, riso (nella zona di Levante c'è una grandissima produzione di questo cereale), olio d'oliva e zafferano. Piano piano si sono aggiunti altri ingredienti che sono venuti a creare quella che a me piace più di tutte: la paella de mariscos con gamberi, coda di rospo, calamari, cozze e scampi... altro che povera!!

Siccome non è mio mestiere questo Natale mi sono fatta aiutare dai miei zii che hanno visuto per tanti anni a Valencia ed ecco cosa è venuta fuori ;)

Gli ingredienti sono in realtà un po' imprecisi perchè come in tutta cucina tradizionale degna di quel nome le quantità sono a pugni, occhio, più o meno oppure vedi tu.

Riso 560 gr (±3 bicchieri e 1/2 da 200 ml)
Brodo di pesce qb* (vedere sotto la quantità d'acqua)
Olio d'oliva 200 ml
Aglio 2 spicchi
Pomodori 3
Coda di rospo 300 gr
Calamari 200 gr
Gamberetti 250 gr
Scampi 8
Mazzancolle 8
Cozze 10
Zafferano qb


Volendo fare un riassunto delle cose più importanti nel fare la paella potremmo dire:

1 Il tipo di riso: il chicco deve essere corto e cicciotto. Io ho provato a farla con il riso arborio ed è rimasto un puntino duro nel centro, devo riprovare con il carnaroli. La cottura corretta dipenderà di altri fattori come l'acqua per cui la cosa migliore è fare diverse prove fino a trovare il riso perfetto per la nostra acqua.

2 La quantità di riso: circa 80 gr a persona basteranno (come per la pasta) poi se ne mette sempre un po' di più per quelli che hanno fame vera :P

3 La quantità d'acqua: questa è sicuramente la parte più difficile di tutte. Le paellas, cioè, le padelle dove si cuoce la paella (si chiamano nella stessa maniera, la paellera sarebbe la donna che fa la paella) si fanno di misure diverse per 2, 4, 8, 12 persone. I maestri paelleros non stanno mica lì a pesare il riso e misurare l'acqua. La paella si riempie col brodo fino al segno delle viti che tengono i due manici della pentola, si mettono da parte le verdure e la carne e si traccia con il riso una "catena montagnosa" non troppo alta, da lato a lato della pentola. Ho trovato questa foto che potrebbe aiutare a capire la metodologia... forse io avrei fatto la montagnetta un po' più in linea retta però non ci lamentiamo dai!
Per le mani più inesperte possiamo usare la seguente diritta: l'acqua sarà due volte il volume del riso ed un po' (questo altro po' lo scoprirete solo cucinando... ;)

Arrivati a questo punto penso che possiamo procedere con la preparazione:

Olio d'oliva

Una delle prime lezioni imparate: non risparmiate in olio! Questo bel bicchierone d'olio d'oliva è stato usato per una paella per 8-10 persone. Non fate come me che, pensando sempre al non esagerare con i grassi, ne mettevo una quantità vergognosa. La paella non è leggera, si sa. Quindi, via con l'olio!

1 Nella nostra paella, oppure si può usare una pentola di ferro, mettiamo a friggere, con un po' d'aglio tritato fine (possiamo anche insaporire l'olio e poi tirarlo fuori) il pesce che avremmo precedentemente pulito: gamberi, coda di rospo tagliata a pezzetti non troppo piccoli nè troppo grandi e calamari.

Gamberi, rana pescatrice e calamari

2 Mettiamo da parte il pesce e friggiamo gli scampi e le mazzancolle

Scampi

3 Mettiamo da parte scampi e mazzancolle e peliamo il pomodoro

Pelando i pomodori

anche quest'ultimo si fa friggere

Pomodori

4 Quando il pomodoro sarà bello spappollato, incorporiamo qualche filo di zafferano ed il pesce fritto precedentemente.


Pesce misto

Infine aggiungiamo il riso e lo facciamo saltare tutto insieme per qualche minuto.

5 A questo punto passiamo il tutto sulla paella per terminare la cottura

Sofriggere il riso

6 Aggiungiamo il brodo caldo che deve essere già stato salato prima

Brodo di pesce

7 Da questo momento in poi bisogna tenerla sotto occhio come un bambino ;) controllando la cottura, la fiamma e scuotendola un po' ogni tanto (senza mai girare il riso!!)

Preparando la paella

e piano piano andiamo avanti con la cottura: 10 minuti a fiamma viva per poi continuare a fiamma dolce il tempo di cottura del riso

Preparando la paella

solo ci resta mettere sulla nostra paella gli scampi e le cozze precedentemente aperte al vapore nelli ultimi 10 minuti di cottura

Cozze e scampi

la paella è pronta!

La paella

Buen provecho! ;)

sabato 2 gennaio 2010

Natale a Córdoba

Alcázar
vista del Alcázar

Ed eccoci di nuovo a casa. Un altro anno è andato e con lui il Natale e la settimana per stare in famiglia a Granada. Ma quanto passano veloci sempre i giorni di Natale?? Ogni anno di più. Sembra che era ieri che ero seduta davanti al computer pensando che non ce l'avremmo mai fatta a partire e guarda ora... mi trovo mettendo a posto le foto delle ferie... boh!

Insomma, come tutti gli anni ci siamo reservati qualche giorno per andare a fare un giro per l'Andalusia. Anche se non ci sono più di 150 km tra Granada e Córdoba devo ammettere che c'ero stata solo una volta con la scuola quando ero piccola... ed è stato proprio un errore!!! Ragazzi, Córdoba è B-E-L-L-I-S-S-I-M-A :D


Ma cominciamo a fare una passeggiata:

Mezquita

Sicuramente una delle cose che non possono mancare, la Mezquita/Catedral di Córdoba è piena di storia e di bellezza.

Mezquita

Le sue 856 colonne ti lasciano a bocca aperta

Mezquita

Uno dei simboli inequivoci insieme all'Alhambra della presenza islamica in Spagna

Mezquita

E della lotta islamico-cristiana per il territorio e la cultura religiosa del popolo

Mezquita

Però non finisce qui. Bisogna perdersi per le vie della Judería:

Le viuzze di Córdoba

Le viuzze di Córdoba

Le viuzze di Córdoba

Le viuzze di Córdoba

Le viuzze di Córdoba

Mangiare nelle sue Tabernas:

Taberna Góngora

Taberna Góngora
Calle Conde de Torres Cabrera, 4
Cucina tipica
cordobesa, tapas e vini

Casa Pepe de la Judería
Calle Romero, 1
Tel. 957 200 744 – 957 200 766
Bar di tapas e ristorante - cucina tradizionale di Córdoba

Bodega Guzman
Calle de los Judíos, 7
Tapas e vini della regione


Da non perdere il Fino di Montilla-Moriles :)

Córdoba è anche acqua e arance:

Arance

Arance

Alcázar
Alcázar di Córdoba

Acqua
Recinto della Moschea

Acqua
Recinto della Moschea

Acqua
Recinto della Moschea

Tradizione e modernità:

Acqua

Nell'Avenida de la Libertad, dove avevamo l'albergo, a 15-20 min a piedi del centro storico:
AC Córdoba prenotato via Lastminute.com €50,00 a notte... niente male, no?

La Plaza de la Corredera:

Plaza de la corredera

La Sinagoga:

Sinagoga

La ceramica:

Ceramica andalusa

Però quello che mi è piaciuto di più è stato l'Alcázar:

Alcázar

Alcázar

Alcázar

Alcázar

Córdoba

E per finire in bellezza se vi capita di passare da queste parti :P e volete essere partecipi di una esperienza gastronomica unica: Restaurante Choco

Dopo qualche giorno di cucina tipica, ammettiamolo, un po' pesantina, abbiamo cercato su internet ristoranti a Córdoba segnalati dalla guida Michelin e cercando cercando siamo finiti in questo ristorante di location molto umile, decorazione semplice ed elegante e cucina magistrale. Provare per credere per esempio (per me il migliore dei piatti che abbiamo assagiato) il Bacalao confitado con guiso de callos y ñoquis de garbanzo ovvero Baccalà confit con le sue trippete e gnocchi di ceci.
Un menù molto interessante che trasforma i piatti più tradizionali con tecniche di diverse cucine come quella italiana oppure orientale; un menù degustazione per € 40.00 oppure la possibilità di prendere mezze porzioni di quasi tutti i piatti della carta.

Insomma, una esperienza da non credere e da ripetere sicuramente!

Un viaggio da sogno che consiglio a tutti... perchè no nel 2010!!

FELIZ AÑO!!