lunedì 24 marzo 2008

Branzino lardellato


Branzino lardellato, originally uploaded by erborina.

Uhmm, il WE lungo è finito… sembrava non so che cosa e poi è passato così in fretta, cioè passa sempre in fretta però questo WE avevo proprio bisogno di fermarmi e riposarmi un po’; invece non sono stata ferma un minuto; ci siamo divertiti tantissimo: cene, pranzi e barbecue con famiglia ed amici di quelli che sai quando cominci però mai quando finisci.
In realtà mi sono riposata tanto, almeno mentalmente…. Vediamo quanto ci metto a riattaccare la spina questa mattina in ufficio :P
BUON RIENTRO A TUTTI!!

Ingredienti:
Filetti puliti di branzino 600 g
Vongole 800 g
Lardo di Colonnata 100 g (fette sottilissime)
Aglio 1 spicchio
Prezzemolo qb
Vino bianco qb
Maizena 1 cucchiaino
Olio extravergine d’oliva qb
Sale grosso qb
Pepe nero qb

Preparazione:

1 Lavare le vongole sotto l’acqua fredda e lasciarle in acqua almeno per un’ora con una manciata di sale grosso per far spurgare la sabbia; cambiare spesso l’acqua.
2 Aprire le vongole in un padella con aglio, prezzemolo e vino bianco. Tenere da parte le vongole calde, filtrare l’acqua ed emulsionarla con un po’ d’olio e la Maizena finché la salsa non diventerà cremosa.
3 Tagliare il branzino in modo di ricavare filetti da 3 cm (aprox.). Avvolgere ogni filetto di branzino in una fetta di lardo e cuocere sulla piastra per entrambi i lati. 

4 Pepare i filetti e servire con le vongole e la salsa.


Se vogliamo evitare che il piatto risulti troppo grasso possiamo avvolgere nel lardo solo metà dei filetti; ci dovremo solo ricordare di salare i filetti di branzino.

giovedì 20 marzo 2008

Ravioli ripieni di patate e burrata


Ravioli patate e burrata, originally uploaded by erborina.

E passiamo da due ricette a la española a una 100% made in Italy :]
Scusatemi se mi permetto con una ricetta di pasta fresca non essendo italiana però devo dire in mia difesa ;) che la pasta fresca è una delle cose che applaudono di più i miei amici italiani quando li invito a cena!! Forse è quello che mi piace di più di tutte le cose in assoluto, sono felice come un bambino quando metto insieme gli ingredienti, impasto, lascio riposare, tiro la sfoglia, faccio le formine… e poi viene fuori questa meraviglia della natura che amo da quando ero piccola e che ancora oggi mi sembra pura magia.
Questa ricetta è un po’ un mix tra una ricetta che avevo visto al Gambero Rosso (ma questa ragazza sta tutto il giorno a guardare il Gambero Rosso?? beh, in realtà no, però diciamo che è l’UNICA cosa che guardo in tivvù) con un ripieno di tartufo, burro al tartufo e tartufo sopra (troppo tartufo, no??) e una ricetta di Simone Rugiati, di un suo libro, che usa questo ripieno e che però li serve con una salsa di broccoletti piccantini… Io avevo una voglia matta di buratta e per niente di broccoli e dunque da qui che nasce questo piattino…
Devo dire che il ripieno non mi fa impazzire, preferisco il tipico ripieno di magro oppure quello fatto con la carne d’anatra (uhmm) pero la salsa al tartufo come abbinamento al sapore morbido e delicato della patata è perfetta.
Ah… un’altra cosa… ne ho fatto un quintale e li ho surgelati… ho già fatto la prova del 9 e vengono fantastici!!! Evviva!!

Ingredienti
Per la pasta:
Semola di grano 80 g a persona
Uovo 1 a persona
Sale un pizzico
Per il ripieno per 6 persone:
Patate grandi 2
Buratta 1
Olio d’oliva qb
Sale e pepe qb
Per la salsa:
Burro 1 cucchiaio a persona
Acqua calda
qb
Tartufo a lamelle
qb

Preparazione:
1 Impastare la semola con le uova e un pizzico di sale fino a quando la pasta sarà liscia, elastica ed omogenea. Formare una palla, avvolgerla in film trasparente e lasciarla riposare in frigo per mezz’ora.
2 Pelare le patate e tagliarle a quadretti più o meno uguali. Farle bollire in acqua salata per una quindicina/ventina di minuti fino a quando non saranno belle morbide. Schiacciarle e unirle alla buratta tagliata a pezzettini (io ho usato il mixer). Aggiungere sale, pepe e un goccio di olio per far legare bene tutti gli ingredienti; il composto deve rimanere piuttosto asciutto.
3 Stendere la pasta, fare delle strisce larghe 10 cm, disporre delle palline di ripieno ogni 4-5 cm, piegare la pasta in modo da coprire il ripieno e tagliare i ravioli con la rotellina. Lasciarli riposare su un piano infarinato oppure, meglio, al sole per farli seccare.
4 In una padella sciogliere il burro, aggiungere un po’ d’acqua per alleggerirlo un po’ e infine le lamelle di tartufo tagliuzzate.
5 cuocere in abbondante acqua salata i ravioli per pochi minuti, scolarli, aggiungerli alla salsa di burro, mescolare bene e servire ben caldo.

domenica 16 marzo 2008

Arance con rum e cannella


Arance con run e cannella, originally cooked by erborina.

E dopo una ricettina sostanziosa come quella del cocido cosa c’è di meglio di un dolce fresco e leggero??
Prima di tutto non avevo tempo di fare niente di più elaborato e poi pensavo al mio povero stomaco chiedendo clemenza per tutto il pomeriggio ;) allora mi è venuto in mente un dolce che faceva mia mamma quando ero piccola e che mi piaceva un casino perché mi trovavo le arance già pronte con quel sapore magnifico del rum e il dolce dello zucchero e la cannella che uhmmm, adoravo!!


Arance tagliate al vivo
, originally uploaded by erborina.

Per dare un colpo d’effetto ;) al piattino ho tagliato le arance al vivo, cioè eliminando bene la pellicina bianca che è quello che da il sapore un po’ amarognolo… possiamo procedere in due modi:

1  perdendo la testa cercando di strappare la pellicina uno a uno da ogni spicchio oppure…
2 tagliando prima la scorza come vedete nella foto e poi incidendo la lama del coltello ad ogni spicchio verso il centro tra la polpa e la suddetta pellicina… mi sarò spiegata!!?? :P

dunque, se vogliamo proprio sfruttare tutta l’arancia e le sue vitamine… non è proprio questo il modo migliore; potremmo procedere con il metodo classico che però, devo dire, non è buono lo stesso… Io sono rimasta sorpresa dal risultato!! Non sono buone… di più!! Dunque, una volta si può fare, no? ;)

Ingredienti:
Arance 1 per persona
Zucchero qb
Cannella qb
Rum bianco qb

Preparazione:
Pelare le arance al vivo, disporle su un piatto da portata. Cospargere dello zucchero e della cannella a piacere. Bagnare leggermente con il rum. Servire freddo!!

Più semplice: impossibile!!

martedì 11 marzo 2008

Cocido de col


Cocido de col, originally cooked by erborina.

Giornatina di ferie… cioè, giornatine perché anche domani sto a casa :) e devo dire che ci voleva… il giorno però passa troppo velocemente e quasi senza rendermi conto sono già le 6 e mezzo e sono qua ad aspettare che cominci Cucine d’Italia del Gambero Rosso per riposarmi un attimino sul divano insieme a neo :)
Nel frattempo, e come avevo promesso approfitto per cominciare con la vera cucina spagnola con questo cocido de col che mia mamma mi cucina ogni volta che vado a casa perché io in più di 7 anni che non sono più a Granada non l’avevo mai cucinato!!! E perché? Beh! diciamo che non essendo molto amante della carne faccio sempre fatica ad andare al bancone e scegliere i tagli che non conosco nemmeno… però approfittando gli ultimi giorni, spero, di pioggia e freddo del inverno :) ho voluto invitare gli amici a un bel cocido ovvero, come l’hanno sopra nominato loro: la cassuela spagnola.
Questo è uno dei piatti più spagnoli e più buono che esista; è proprio ”de pueblo” cioè di quelli che, nei paesi, le nostre nonne facevano una volta con le verdure dell’orto (patate, cavolo, carote) e i tagli più umili… oggi giorno non usiamo più queste parti ma del buon lardo e del ottimo vitello. Ecco che viene fuori una delizia… attenzione!!, solo per gli stomachi forti!!


Cocido
, originally cooked by erborina.

Evidentemente, il piattino è un po’ pesante però ci sono dei trucchetti per alleggerirlo come prepararlo in anticipo e togliere gran parte del grasso che formerà uno strato una volta si raffredda o scartare l’uso della morcilla ovvero questo nostro prodotto fantastico penso paragonabile al sanguinaccio. E dico penso perché anche se ho letto un po’ in giro e basicamente sono la stessa cosa io ho assaggiato tutte e due e hanno un sapore leggermente diverso… fantastico tanto l’uno come l’altra :)


Verdure per cocido
, originally cooked by erborina.

Ingredienti per 8 persone:
Gallina 1 mettà senza la pelle
Polpa di reale 800 g
Punta di vitello 700 g
Osso di vitello 1
Guanciale 150 g
Lardo d’Arnad 150 g
Morcilla 2
Patate 3
Carote 2
Cavolo verza 1
Ceci 300 g
Sale qb

Preparazione:

1 Mettere in ammollo i ceci da 10 a 12 ore.
2 In una pentola a pressione capiente disporre i ceci e i pezzi di carne interi (tranne la morcilla), coprire il tutto con acqua e salare. Cuocere per ½ ora.
3 Passato questo tempo aprire la pentola e verificare la cottura della carne (che può variare a secondo del tipo di pentola) e dei ceci. Se il punto di cottura è giusto, tirarli fuori e tenerli da parte.
4 Lavare, pelare e tagliare a cubetti le patate e le carote ed a striscioline la verza. Mettere le verdure dentro la pentola a pressione con il brodo dove abbiamo cotto la carne ed i ceci, aggiustare di sale e cuocere per 15 minuti. Aprire la pentola e aggiungere la carne, i ceci e la morcilla.
5 Far bollire il tutto insieme per qualche minuto.
A questo punto il cocido è pronto. Si può mangiare tutto insieme oppure prima il brodo con le verdure e i ceci e dopo la carne.

¡Buen apetito!

mercoledì 5 marzo 2008

Empanadillas de verduras


Empanadillas de verduras, originally uploaded by erborina.


Avevo detto che mi sarei messa subito sulla cucina spagnola ma in realtà, e qualcuno mi corregga se dico stupidate, le empanadillas sono più argentine o messicane…
Comunque, mia mamma le ha fatte da sempre a casa mia, anche se erano diverse perché le faceva fritte e usava una pasta che si trovava pronta, confezionata e che bisognava soltanto farcite e friggere.
A me i fritti non piacciono, oddio, mi piacciono sì, e tanto! però poi sto male tre giorni allora cerco di evitarli.
Ma quante volte ho cercato di fare empanadillas??? Non lo so, ho perso il conto…. E non mi erano mai venute bene.
Il mio compagno impazzisce con le empanadillas e l’altro giorno, dopo che mi ero alzata prestissimo, avevo cucinato per non so quante ore e non vedevo l’ora di sdraiarmi sul divano a far nulla mi dice “perché non prepariamo delle empanadillas per la cena di questa sera??” prima l’ho guardato male :P poi alla fine ho ceduto e meno male perché abbiamo mangiato tutto, tutto, tutto!!
Allora, visto le mie precedenti esperienze, mi sono messa a cercare una ricetta affidabile per evitare sorprese ed eccola (ho fatto qualche piccola variazione in funzione di quello che avevo dentro il frigo). La pasta è un tipo di sfoglia leggerissima che cuoce in 15 minuti, si può farcire in tanti modi diversi ed è veramente deliziosa. Gracias cocinero!!
Io questa volta le ho farcite con un mix di verdure e formaggio. Sono ottime anche con della carne come quella che vedete dietro nella foto e che posterò nei prossimi giorni.
La cucina spagnola ancora dovrà aspettare un pochino… però posso anticipare che sto preparando un piatto 5 stelle per questo week-end!!!
Forza che domani è già giovedì :)

Ingredienti:
Burro senza sale a temperatura ambiente 250 g
Ricotta 185 g
Farina 500 g (aprox.)
Sale qb
Uovo 1
Per il ripieno:
(quantità
ad occhio)
Zucchina
Carota
Porro
Parmigiano

Preparazione del ripieno:
1 Lavare e tagliare la zucchina e la carota in dadini piccolissimi; lavare e tagliare a rondelle la parte bianca del porro.
2 In una padella con un po’ d’olio soffriggere le verdure fin quando non saranno morbide. Aggiustare di sale e pepe e lasciare raffreddare.
3 Aggiungere il parmigiano in piccole scaglie. Mescolare bene.

Preparazione della pasta:

[usando le parole del cocinero] 

per preparare la pasta, sbattete in una tazza il burro e la ricotta con un cucchiaio di legno, fino ad amalgamarli bene. Aggiungete la farina, 1/2 cucchiaino di sale e mescolate. Impastate soltanto quando la massa si mantiene unita e la massa possibile formare una palla. Coprite con una pellicola di plastica e lasciate raffreddare per 15 minuti.
Riscaldate il forno a 190 °C. Imburrate leggermente una teglia da forno. Dividete l'impasto a metà sopra una superficie leggermente infarinata. Stendetelo fino ad ottenere i 3 mm di spessore. Utilizzando un taglia-biscotti rotondo di 7.5 cm, iniziate a ritagliare dei cerchi. Mettete un cucchiaio di ripieno nel centro di ciascun cerchio, richiudete una metà su quell'altra e pressate con le dita per sigillare bene. Usate l'estremità di una forchetta per ondulare i bordi delle empanaditas.
Sbattete l'uovo con 1/2 cucchiaio d'acqua e pennellate la superfice delle mezze lune. Mettetele sulla teglia leggermente imburrata e infornate per circa 15 minuti, fino a dorare leggermente. Fate raffreddare per 5 minuti e servitele calde o a temperatura ambiente


F-A-N-T-A-S-T-I-C-H-E!

lunedì 3 marzo 2008

Albóndigas de pescado


Albóndigas, originally uploaded by erborina.

Cominciando con il gazpacho e finendo con le albóndigas in uno degli ultimi post di Cavoletto mi sono resa conto che io di cucina spagnola, a parte la tortilla de patatas, non ne parlo mai O__O e, ancora peggio, parlando con gli amici questo w-e mi sono resa conto che io la cucina spagnola non è che la conosco tantissimo :( cioè, cucinare, diciamo, a livelli industriali ;) l’ho cominciato a fare da quando sono in Italia e poi devo dire che è una cucina che mi è sempre interessata anche da piccola dunque stando qua ho imparato tante cose che forse in Spagna non interessavano nemmeno. Inoltre, il mio delirio gastronomico è stato influenzato dai miei amici gourmet confermando che le passioni svolte nell’ambiente giusto possono diventare ancora più grandi :)


Albóndigas, originally cooked by erborina.

Dunque, da ora in poi mi ci metto con questa cucina spagnola con reminiscenze granadine.. che alla fine è da dove vengo io… cominciando per queste appetitose polpettine che Cavoletto mi ha fatto venire in mente e non ho potuto resistere!!

Allora, devo dire che quelle giuste, per dire, o quelle più tradizionali (insomma quelle che uno spagnolo si immagina se qualcuno dice la parola albóndigas) sono quelle che trovate qui. Poi ci sono anche delle meravigliose albóndigas de bacalao, che si trovano più nella zona nord (Paesi Baschi e dintorni) e poi ci sono quelle che mi sono inventata io questo weekend per fare fuori un po’ di pesce che avevo in frizer… Il risultato? Delicato e gustoso :)


Albóndigas, originally cooked by erborina.

Buon inizio settimana!

Ingredienti:
Pesce pulito e tagliato in dadini 400 g (io ho fatto metà trota salmonata, metà sogliola)
Scalogno 1/2 
Uova 1
Pane raffermo 2 belle fette senza crosta
Spinaci 200 g
Pan grattato 2 cucchiai
Sale e pepe qb

Per la salsa:
Scalogno 1
Porro 1
Piselli ½ scatoletta
Brodo vegetale 400 ml

Preparazione:

1 Far saltare in una padella gli spinaci con un filo d’olio e un po’ di sale e pepe; intiepidire.
2 In una ciotola mescolare bene il pesce, l’uovo, il pane, gli spinaci, sale e pepe. Io ho passato il tutto al mixer però ho lasciato qualche pezzettone di pesce ;) così da non farlo diventare proprio una pasta.
3 Fare delle polpettine grandi una pallina di golf, passarle per la farina e friggerle in abbondante olio caldo. Scolarle su carta assorbente da cucina e tenerle da parte.
4 Tagliare finemente lo scalogno e a rondelle il porro (solo la parte bianca). Farle soffriggere in un po’ d’olio fin quando diventino trasparenti. Aggiungere il brodo, le polpette e farli cuocere insieme, a fiamma bassa, per qualche minuto. Infine aggiungere i piselli.

Per servire si può condire il tutto con un po’ di prezzemolo tritato. Si possono mangiare come tapa oppure come piatto unico con delle pattatine fritte che diventano fantastiche con il sughetto (mia mamma lo faceva così!!!!)