mercoledì 31 dicembre 2008

Goloso 2009

Tante belle cose per il prossimo anno!!!

Ora vado a prepararmi per la festa ;)))

Cous cous con triglie e verdure in padella

Cous cous con triglie e verdure in padella

Già di rientro delle vacanze e già in ufficio. Non mi era mai capitato di lavorare l’ultimo dell’anno e devo dire che è un po’ strano però altrettanto bello; non capita spesso di sentirsi rilassato in ufficio, di poter scherzare, di prendere più di un caffé coi colleghi ed addirittura di preparare un aperitivo a mezzo giorno!! Quindi godiamoci questo giorno lavorativo un po’ bizzarro :)
E siccome oggi lavoro tocca all’altra metà di preparare i piatti per la festa di questa sera. Se l’anno scorso mi ero divertita a preparare torte ed aperitivi quest’anno mi diverto a controllare le operazioni dall’altro lato della cornetta ;)
Io intanto vi lascio una ricetta per niente natalizia perchè sinceramente io non ce la faccio più di mangiare… ho bisogno di piatti leggeri e digeribili… aiuto, questa sera ancora cenone!! :D

Cous cous con triglie e verdure in padella

Ingredienti per 2 persone:
Filetti di triglia 8
Zucchina 1
Cornetti/fagiolini 100 gr
Brodo vegetale 150 ml
Acqua 150 ml
Cous cous precotto (vedere indicazioni della confezione, di solito ci vuole lo stesso volume d’acqua)
Burro 1 cucchiaio
Olio d’oliva e sale qb

Preparazione:

1 Lavare e spuntare i cornetti.
Cuocerli in abbondante acqua salata fino a quando non saranno teneri (circa 10 minuti).
2 Lavare e tagliare in bastoncini la zucchina. Farla saltare in padella con un po’ d’olio e sale.
Aggiungere i cornetti e proseguire la cottura qualche minuto. Versare il brodo e far cuocere per 5 minuti.
3 Portare ad ebollizione l’acqua; salare, spegnere la fiamma ed incorporare il cous cous. Lasciare riposare 5 minuti. Sgranare il cous cous con una forchetta ed aggiungere una noce di burro. Mescolare bene.
4 Cuocere alla piastra i filetti di triglia.
5 Servire il cous cous formando una piramide, disporre il pesce e le verdure intorno e servire ben caldo con la salsina che abbiamo ottenuto dopo aver cotto verdure nel brodo.
Se desiderate una salsa più sostanziosa potete addensarla con un cucchiaino di amido di mais o farina mescolando bene per evitare la formazione di grumi.

venerdì 19 dicembre 2008

BUON NATALE A TUTTI!

Alhambra

Oggi niente ricetta. Questo pomeriggio parto, torno a casa, ed ancora non ho preparato la valigia!! O__O
Non volevo però andare via senza augurarvi un BUON NATALE!
Spero che l'anno prossimo ci porti tanta felicità e tante buone ricette che potremo condividire insieme.
Un abbraccio! 

lunedì 15 dicembre 2008

Frollini al parmigiano


Frollini al parmigiano, originally uploaded by erborina.

Il natale sta arrivando veloce e inesorabilmente :)
La blogosfera si sta riempiendo di tantissime idee per cene, pranzi, regali natalizi ed io non volevo rimanere indietro.
Il fatto è che ultimamente sono un po’ pigra e non ce la faccio a stare dietro la mia piccola Erborina come vorrei.
Tra una settimana sarò a Granada quindi organizza il viaggio, fai le valigie, non ti dimenticare di questo o di quell’altro, cene di Natale, aperitivi con gli amici, il lavoro… ma cosa vi devo di’, siamo tutti così, vero?
Questi frollini, che adoro (forse li avete anche visto a GZ!), li volevo proporre per la raccolta di Fragole e Cioccolato però sono arrivata in ritardo!!! :(
Secondo me sono una idea carina per l’aperitivo soprattutto fatti così piccolini, dorati e di tanti gusti diversi: paprika, semi di papavero, curry, noci, sale, pepe… e come no, come regalo dentro una bella confezione.
Vabbè anche se la scadenze era ieri io ci provo ^__^

Frollini al parmigiano

Ingredienti:
Burro salato 80 g
Farina 125 g
Parmigiano Reggiano grattugiato 100 g
Pepe 1 pizzico
Sale 1 pizzico
Zafferano in polvere 1 pizzico
Per decorare:
Uova 1
Pinoli, cumino, sale affumicato, pepe di Sichuan, ecc.

Preparazione:

1 Mettere insieme in una ciotola la farina, lo zafferano, il burro a temperatura ambiente, sale e pepe.
Impastare con le dita fino a quando l’impasto non diventerà liscio e senza grumi. Aggiungere il parmigiano e impastare ancora fino ad amalgamare completamente gli ingredienti.
2 Stendere l’impasto con un matterello e ritagliare tanti frollini di diverse forme. Spennellare con dell’uovo sbattuto e spolverare la superficie con diverse spezie.
3 Disporre i frollini su una teglia foderata con della carta da forno ed infornare in forno caldo a 180º per 10 minuti. Farli raffreddare su una griglia.

giovedì 4 dicembre 2008

Capuccino al cardamomo


Capuccino al cardamomo, originally uploaded by erborina.

Maxi weekend a casa, completo relax :)
Mi sono presa un venerdì e un lunedì (approfittando che c’era anche lo sciopero dei mezzi) e mi sono fatta un bel weekend lungo a casa, perché ci voleva!!
Venerdì volevo dedicare tutto il tempo a me (niente computer, niente telefonino, anche niente macchina fotografica!) e mi sono regalata una incredibile giornata alle Terme Milano… non che voglia fare pubblicità però quando una cosa mi piace, è giusto anche parlarne, no? ;)
Vasche idromassaggio, cascate, pediluvio, diversi tipi di sauna, bagno turco, scrab alla lavanda, sale relax, mini corsi di rilassamento, frutta fresca, yogurt, tè… non mi portavano fuori di là neanche a calci nel sedere!
Ogni tanto ci vuole perché poi uno torna al caos della vita quotidiana e basta! Ci vuole più di un giorno alle terme per dimenticare tante ore al lavoro…
Il resto del weekend l’ho dedicato a fare quello che mi piace di più: cucinare. Però volevo mettermi alla prova, e in particolare volevo mettermi alla prova con il dolce :)
Un po’ di tempo fa mi ero comprata questo bellissimo libro di Maurizio Santin, mi erano piaciuti tantissimo le ricette, tutte da provare e poi quei disegnini al posto delle solite foto, bellissimi! Solo che, porca vacca, non è mica facile… Però vabbè, ho scelto quello che mi sembrava più accessibile, mi sono messa all’opera facendo un paio di modifiche per renderlo ancora più facile e sabato a cena ci siamo leccati i baffi :))

Capuccino

Ingredienti
Per la crema al cardamomo:
Panna 175 ml
Latte intero 30 ml
Tuorli 2
Zucchero 30 gr
Cardamomo 5 bacche
Gelatina 1 foglio

Per la gelatina al caffé:
Caffé espresso 100 ml
Gelatina 1 foglio

Per la crema al gianduia:
Panna 175 ml
Latte 50 ml
Tuorli 2
Zucchero 30 gr
Cioccolato al gianduia 150 gr

Per la spuma di latte:
Latte 200 ml

Preparazione:
1 Far bollire la panna ed il latte insieme (mettere da parte 3-4 cucchiai di latte per far sciogliere la gelatina); lasciare raffreddare un po’.
2 Aprire le bacche di cardamomo e tostarle in una padella calda per qualche minuto.
Mescolare il cardamomo con il latte e la panna e lasciare riposare per mezz’ora.
3 Sbattere i tuorli insieme ai tuorli fino a quando la crema non sarà spumosa.
Passare la panna al colino per eliminare il cardamomo ed aggiungerla a filo alla crema di zucchero e uova.
4 Mettere in ammollo in acqua 1 foglio di gelatina per 10 minuti.
Riscaldare il resto del latte senza farlo bollire; strizzare la gelatina e farla sciogliere nel latte.
Aggiungerlo al resto della crema.
5 Riempire con la crema metà di 4 bicchieri da cocktail e lasciarli riposare in frigorifero almeno per 2 ore.
6 Mettere in ammollo in acqua fredda l’altro foglio di gelatina per 10 minuti.
Mescolare con il caffé ancora caldo e farla sciogliere mescolando bene.
7 Tirare fuori dal frigo i bicchieri e versare un piccolo strato verso la crema al cardamomo.

Per la crema al gianduia:
1 Far bollire la panna con il latte.
2 Sbattere i tuorli con lo zucchero cercando di non incorporare troppa aria. Aggiungere la panna ed il latte a filo e riporre la crema sulla fiamma. Far cuocere fino a quando non raggiungerà i 85-90º.
Passare al settaccio oppure al mixer per eliminare eventuali grumi.
3 Incorporare il cioccolato grattugiato e, con l’aiuto del mixer ad immersione, montare come se fosse una maionese fino a quando gli ingredienti non saranno completamente amalgamati.
Lasciar raffreddare e conservare in frigorifero fino al momento di servire.

Montiamo il piatto:
Con un sac a poche versare uno strato di crema al gianduia sopra la gelatina al caffé e finire con la spuma di latte.

Siccome io non ho attrezzi professionali per montare il latte l’ho fatto col mixer ad immersione. Ho aggiunto proprio un goccio di panna per farlo più gustoso e niente zucchero :P

La ricetta originale prevede un biscottino di pasta frolla tra la crema al gianduia e la spuma di latte. Io ho sbriciolato dei biscotti che avevo preparato in precedenza giusto prima di servire così rimangono belli croccanti :)

mercoledì 26 novembre 2008

I muffin perfetti di Bob


I muffin di Bob, originally uploaded by erborina.

Dopo l’esperienza dei miei poveri muffin crollati mi era rimasta dentro il cuore la voglia di rifarli…
Si vede che il giorno che ho preso la ricetta da Jamie non ero del tutto concentrata perché c’è stato qualche errore di base… :(
Comunque, nei miei giri su internet sono andata a finire sulla pagina della Bibliotheca Culinaria… oh mamma, che tragedia! Ci sono sempre dei libri nuovi e come fare a resistere…??
Senza pensarci due volte ho acquistato questo libro di muffins dall’aspetto perfetto anche se lui, Bob, dice che li vengono brutti ma buoni, macchè! Lui è in realtà Marc Grossman ed il proprietario del Bob’s Juice Bar di Pariggi che, si dice (io non lo sapevo), è molto conosciuto per i sui muffins definiti come “da impazzire”

E ci credo! Ho fatto l’impasto, l’ho versato sugli stampini pensando: “boh, mi sa che ho sbagliato ancora qualcosa” e quale sarebbe la sorpresa quando ho visto che pian piano si gonfiavano e diventavano dei muffin da manuale.
Poi la prova di fuoco: l’assaggio. Morbidi dentro e con una bella crosticina croccante fuori… che dire…Sono fantastici anche qualche giorno dopo!!

In realtà ho cambiato un po’ gli ingredienti; in origine questo muffin doveva essere “marmorizzato” metà all’arancia, metà al cioccolato però domenica non avevo né cioccolato né arance e quindi l’ho fatto “liscio” al profumo di limone. Niente male :]

Questo w-e proverò quello ai mirtilli :P

Ingredienti:
Farina 190 gr
Zucchero 150 gr
Lievito in polvere ½ bustina
Burro a temperatura ambiente 170 gr
Uova 3
Limoni la scorza grattugiata di 1

Preparazione:

1 Separare i bianchi dai rossi.
2 Mescolare la farina con il lievito.
3 Sbattere con una forchetta il burro insieme allo zucchero fino a quando non diventerà una crema morbida e leggera. Aggiungere i rossi d’uovo. Mescolare bene.
4 Mescolare il composto con la farina, il lievito e la scorza di limone.
5 Infine incorporare i bianchi montati a neve.
Evitare di lavorare troppo l’impasto.
6 Riempire gli stampini (solo a metà perché si gonfiano tanto!!) e infornarli per 15 minuti a 200º o fino a quando inserendo uno stecchino di legno ne uscirà pulito.

giovedì 20 novembre 2008

Torta di mele e carota

Torta di mele e carota

Oh, oh, oh… mi sa che mi sta venendo il raffreddore… :[ uffa!! Ma forse un pezzettino di questa torta aiuterebbe a tirarmi sù!!
L’avevo fatta due settimane fa e ne avevo fatta tanta. Infatti se guardate lo step-by-step su GZ vedrete che gli ingredienti sono per due torte!! Non potete immaginare quanta ne ho mangiata; meno male che mi piace da impazzire (le mele si fondono con l’impasto… uhmmm) e menomale che è bella tosta ;) si conserva ch’è una meraviglia!

Torta di mele e carota

Ingredienti:
Farina 200 g
Latte 150 ml
Mele 1
Carote 50 g
Uova 1
Zucchero 200 g
Lievito in polvere ½ bustina
Olio di semi 100 ml
Cannella 1 cucchiaino

Preparazione:

1 Separare i bianchi dai rossi.
2 Mettere insieme la farina, lo zucchero, il latte, l’olio, i rossi ed il lievito. Mescolare tutti gli ingredienti bene con un mixer ad immersione.
3 Pelate la mela e tagliatela in quadretti. Tenere da parte un quarto che taglieremo a lamelle.
In una ciotola mescolare le mele tagliate a quadretti con la cannella. Possiamo anche aggiungere un cucchiaio di succo di limone per evitare che diventino scure con l’ossidazione.
4 Aggiungere un pizzico di sale ai bianchi e montarle a neve ben ferma.
Incorporate all'impasto le mele e le carote ed infine aggiungere delicatamente i bianchi montati.
5 Foderare uno stampo con della carta da forno e disporre le mele a lamelle per tutta la base.
Versare l’impasto e cuocere in forno caldo a 180º per 60 minuti oppure fino a quando non sarà pronta (possiamo fare la solita prova inserendo uno stecchino che dovrà uscirne pulito).
6 Tirare fuori la torta dal forno e lasciarla riposare dentro lo stampo. Passati 5 minuti estrarla dallo stampo e lasciarla raffreddare su una griglia.
Per conservarla il modo migliore è una scatola in latta. altrimenti va bene anche una borsa di plastica anche se si inumidisci un po’.

domenica 16 novembre 2008

Pumpkin cupcakes

Pumpkin cupcakes

Qualche settimana fa guardando il programma di Jaime Oliver avevo visto questa ricetta.
Allora, confesso che non sono una grande fan di Jaime; lui mi piacce abbastanza come showman però le sue ricette sono un po’… come dire… rozze… o forse lo è lui? Non lo so, mi fa impressione vedere che mette le mani dappertutto.. però vabbè a parte questo piccolo particolare devo dire che per la cucina di tutti i giorni ha delle belle idee.
Questa è una di quelle ricette che mi aveva lasciato a bocca aperta perchè è semplicissima, velocissima e il risultato sembrava davvero ottimo.
A me il povero muffin mi è crollato un po’ dopo che si è raffreddato però come sapore devo dire che non è male, anzi!
Comunque ho cambiato un po’ le proporzioni degli ingredienti perchè mi sembrava che ci fosse troppo zucchero e poca farina, forse ho sbagliato?
Lo scopriremo solo vivendo ;)

Ah, dimenticavo, con questa ricetta mi piacerebbe partecipare alla raccolta di Ely Mi sembra una bellissima idea; ho già sbirciato tra le ricette già inviate e non vedo l’ora di vedere la raccolta completa. Grazie Ely!




Ingredienti:
Zucca bollita 400 g
Zucchero 300 g
Uova 4
Farina 300 g
Lievito in polvere 1 bustina
Cannella 1 cucchiaio
Mandarle a lamelle 1 manciata
Olio di semi 175 ml

Per la glassa:
Zucchero a velo 250 g
Limone non trattato 1
Panna fresca 30 ml
Colorante alimentare qb

Preparazione:

1 In una ciotola mescolare la zucca, lo zucchero, le uova, la farina, il lievito la cannella e l’olio di semi. Mescolare con il mixer ad immersione fin quando tutti gli ingrediente saranno amalgamati.
2 Aggiungere le mandorle e mescolare con cucchiaio o una paletta in silicone.
3 Riempiere gli stampini a metà con l’impasto ed infornare a 180° per 25 minuti.
Lasciar raffreddare prima di cominciare a preparare la glassa.
4 Gratuggiare la scorza del limone e spremere il succo. Mescolarli con la panna fresca, il colorante ed infine lo zucchero a velo. Mescolare bene; dovrebbemo ottenere una glassa piuttosto densa.
5 Mettere un cucchiaio di glassa su ogni muffin e lasciar raffreddare. 

martedì 11 novembre 2008

Wonton soup


Wonton soup, originally uploaded by erborina.

Adoro la cucina oriental-style! A parte la cucina spagnola e italiana che sono molto vicine a me mi piacciono tanto i sapori di Oriente. Ammetto la mia ignoranza però perché non sono pronta a individuare i piatti di ogni paese però così in generale la cucina asiatica mi attira e come!!
Mi sono decisa a fare questa ricetta dopo una visita a Vegan Yum Yum, uno dei miei blog preferiti sia per la cucina che per le foto. Non sono vegana, quello si capisce :P, però le verdure mi piacciono più di qualsiasi altra cosa e per quello trovo il suo blog pieno di ricette ed idee interessantissime. Tutte da provare :D
La sua wonton soup l’ho modificata un po’ per approfittare degli ingredienti disponibili che avevo in casa e perché sabato mi ero alzata con una voglia irrefrenabile di impastare e mi sono detta: se sono riuscita a fare i ravioli perché non provare i wonton?? E così che è nata questa mia zuppa confortante e deliziosa :)

Ingredienti
per la pasta:
Farina 100 g
Acqua 90 ml
Sale 1 pizzico
Per il ripieno:
Verza 150 g
Zenzero 1 pezzettino
Salsa di soia 1 cucchiaio
Olio d’oliva qb
Per il brodo:
Brodo vegetale 1 l
Zenzero 1 pezzettino
Zucchero 1 cucchiaio

Salsa di soia 2 cucchiai
Mirin 1 cucchiaio
Olio di semi 1 cucchiaio
Alga wakame (tagliata a striscioline) 2 cucchiai


Vegy wonton

Preparazione:
1
Impastare la farina con il sale e l’acqua fino a ottenere un impasto firme ed elastico (come facciamo per la pasta fresca).
Coprire con del film trasparente e lasciare riposare in frigo per 30 min.
2 In una padella calda con un filo d’olio far saltare per 1 minuto lo zenzero tagliato finemente. Aggiungere il cavolo (scartare le parti più dure) tagliato a striscioline e far saltare qualche minuto. Aggiungere ½ bicchierino d’acqua e la soia e mescolare bene. Coprire e far cuocere per 15 minuti o finché il cavolo non sarà morbido. Lasciar intiepidire.
3 Tirare fuori la pasta dal frigorifero e dividerla in 12 bocconcini. Tirare ogni bocconcino di pasta con il matterello (la pasta deve diventare finissima) e ritagliare dei quadretti da 10 cm di lato.


Wonton dough

4 Sistemare un cucchiaino di ripieno al centro, spennellare con dell’acqua i bordi e piegare una volta. Piegare a metà una seconda volta, inumidire gli estremi e chiudere ogni wonton come da foto.


Preparing wonton

5 Infine prepariamo il nostro brodo: in una pentola capiente con un filo d’olio di semi, facciamo saltare 1 minuto lo zenzero tagliato finemente oppure grattugiato. Aggiungiamo lo zucchero, il mirin e la soia; lasciamo cuocere 1 minuto a fiamma bassa. Incorporare il brodo vegetale.
6 Far cuocere in abbondante acqua salata i wonton per 4 minuti dopodichè le trasferiremo nel nostro brodo. Aggiungere l’alga wakame e terminare la cottura per altro minuto.
Servire caldo :D

mercoledì 5 novembre 2008

Las croquetas de mi madre


Croquetas, originally uploaded by erborina.

Ed eccomi di nuovo con una ricetta españolita!!!

Settimana scorsa sono stata a casa per ben 4 giorni. Evviva! Tanto sole (solo per 3 giorni poi ha cominciato a piovere come mai), un po’ di calduccio, famiglia, amici, birrette con tapa e tanti piatti andalusi :)
E’ sempre un piacere tornare a casa, vedere i posti dove sono cresciuta, la mia scuola, l’università, le strade della mia città che è così… ma così bella!!
Ormai devo riconoscere che mi sono persa un po’ di cose. La città è cambiata tanto ed ogni volta che ci torno c’è qualcosa di nuovo… ma c'est la vie!
Quello che non cambia è la cucina di mia mamma che prima del mio arrivo, come sempre, si informa di quello che voglio mangiare quindi ogni volta è una festa :)
Las croquetas sono uno di quei piatti che piacciono tanto soprattutto ai bambini e sono perfette per i picnic del weekend (che bei ricordi!!). In origine si facevano per utilizzare gli avanzi del cocido però in pratica si possono fare con tantissimi ingredienti diversi che vengono mescolati alla besciamella.

Ingredienti:
Brodo di carne 400 ml
Cipolla ½
Latte 250 g
Pollo cotto e sminuzzato 200 g
Prosciutto serrano sminuzzato 40 g
Farina 250 gr e sale e pepe qb 

Per la panatura:
Farina qb
Latte qualche cucchiaio
Uovo 1
Pangrattato qb
Olio di semi per friggere qb

Preparazione:

1 Far soffriggere la cipolla tagliata non troppo finemente fin quando non sarà morbida. Aggiungere il prosciutto e farlo saltare per qualche minuto. Incorporare la carne di pollo e mescolare bene.
A questo punto aggiungiamo la farina e mescoliamo ancora.
2 Cominciare ad incorporare un mestolo alla volta di brodo e latte mescolando in costantemente. Il ripieno sarà pronto quando si staccherà facilmente dalla padella.
Aggiustare di sale e pepe e trasferire su un vassoio per farlo raffreddare..
3 Una volta freddo formare dei cilindri lunghi circa 5 cm che passeremo prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto con un po’ di latte ed infine nel pangrattato.
4 Friggere le croquetas in abbondante olio di semi caldo.
Servire calde dopo averle scolato su carta da cucina per eliminare l’eccesso d’olio.

¡Buen provecho!

Step-by-step su GZ ;)

mercoledì 29 ottobre 2008

Torta salata - zucchine, carota e ricotta salata

In attesa di avere un po’ di tempo per preparare il fantastico risotto di Fabio (non vedo l’ora di tuffarmi nella preparazione del risotto con il pannerone questo week-end!!!) una ricetta facile facile ideale per uno spuntino o addirittura per il pranzo al lavoro.

Adoro le torte salate però non ho molto la mano con la pasta frolla e mi sembrano troppo lunghe da fare; questo plum cake è perfetto: facile e soprattutto velocissimo da preparare. Si possono utilizzare diverse verdure e formaggi a piacere così da farlo diverso ogni volta!!

Ingredienti:
Farina 180 g
Uova 3
Burro 20 g
Latte 100 ml
Olio di semi 100 ml
Cipollotti 50 g
Carote 100 g
Zucchine 100 g
Ricotta salata 100 g
Lievito in polvere 1 bustina
Menta 5-6 foglie
Sale qb
Pepe di Sichuan qb

Preparazione:
1 Pelare e tagliare a rondelle i cipolloti; lavare e pelare la carota e la zucchina, quindi grattugiatele.
2 In una padella sciogliere il burro, incorporare i cipollotti e farli soffriggere. Aggiungere le carote e le zucchine; continuare la cottura per 5-10 minuti. Mescolare frequentemente fin quando l’acqua delle verdure non sarà completamente assorbita.
3 Trasferirle su un piatto e farle raffreddare.
4 In una ciotola unire la farina, le uova, il lievito, il latte, sale e pepe. Mescolare il tutto con una forchetta e poi continuare con il mixer ad immersione fin quando gli ingredienti non saranno completamente amalgamati.
5 Incorporare la menta tagliuzzata, il formaggio grattugiato e le verdure; mescolare bene il tutto con una forchetta.
6 Foderare con della carta di forno uno stampo da plum cake. Versateci l’impasto e cuocere in forno caldo a 180° per circa 50 minuti oppure fin quando inserendo uno stecchino ne uscirà fuori pulito.

Step-by-step su GZ

mercoledì 22 ottobre 2008

L'Arsenale e la Rassegna Gastronomica del Lodigiano


Pochissime ricette ultimamente, vero? Non vorrei andare avanti a lamentarmi del poco tempo a disposizione per fare quello che mi piace, nessuno ce l’ha!! Però… uffa!! Ultimamente mi sembra di aver sempre qualcosa da fare…
Per questo motivo lo scorso weekend non ci ho pensato due volte quando mi hanno proposto di andare a fare un giretto a Lodi e approfittarne per mangiare in uno dei ristoranti che partecipano alla Rassegna Gastronomica del Lodigiano :]
Ci sono tanti ristoranti che aderiscono all’iniziativa e propongono un menù a prezzo fisso (vino, acqua e caffé inclusi) fatto con i prodotti della zona.
Noi abbiamo scelto il ristorante L’Arsenale a Cavenago d’Adda dove il suo Chef, stellato, Fabio Granata propone un menù da perdere i sensi.


Per cominciare un aperitivo analcolico a base di frutta e una serie di mini stuzzichini (non inclusi nel menù della Rassegna): frolline di parmigiano, grissini con culatello, roche di caprino, salmone affumicato in casa e bastoncini di pasta frolla.

Poi siamo passati al menù vero e proprio :)

Crema caramellata al Tipico Lodigiano con pan brioche alla frutta secca
Anguilla caramellata alla birra con verze scottate
Risotto con Pannerone e mirtilli
Mezze maniche al ragout di faraona e zucca
Coppa di maiale cotta a 70° e glassata ai fiori di camomilla
Millefoglie di tortionata e cremoso al mascarpone


Personalmente ho trovato eccezionali la crema caramellata che era di una cremosità infinita, l’anguilla, originalissima con la salsa alla birra ed il risotto con il suo pannerone che pian piano si scioglie e manteca il risotto. L’acidità e dolcezza dei mirtilli gli dava il tocco perfetto.

A parte la qualità della sua cucina che è più che ottima il ristorante ha un’atmosfera bellissima; Fabio ha ristrutturato un antico magazzino ad uso militare (il nome arriva da lì) ed ha fatto due piani, quello di sopra destinato al banqueting e quello di sotto con pochi tavoli, quindi tanto spazio a disposizione del cliente, dettaglio che amo nei ristoranti :)
Lo spazio è decorato con eleganza ed ogni tavolo ha un vecchio giocatolo diverso!!! Bellissimo!



Dopo il pranzo abbiamo chiacchierato un po’ con Fabio che ci ha spiegato un po’ i metodi di cottura e la realizzazione dei piatti. Abbiamo già deciso che dovremo tornare un’altro giorno per mangiare a la carte, forse il suo innovativo menù interattivo, ovvero un menù composto da 6 piatti (2 antipasti, 2 primi, 1 secondo e un dolce) in cui il cliente sceglie 3 piatti e lo chef gli altri 3, divertente, no?
Fabio, sua moglie e la sua troupe puntano sui prodotti della zona: maiale, animali di cortile e pesce di fiume come l’anguilla senza dimenticare la sua esperienza di 3 anni al mare.
Un’esperienza da non dimenticare e soprattutto da ripetere!!

L'Arsenale
Via Conti 8
Cavenago d'Adda
Tel. 0371 707986

Poi, ovviamente, abbiamo fatto un giretto a Lodi e abbiamo comprato un po’ di pannerone per cercare di ricreare a casa l’incredibile risotto di Fabio :)

lunedì 13 ottobre 2008

Tagliatelle ai funghi porcini


Tagliatelle funghi porcini, originally uploaded by erborina.

E dopo il tartufino arriva il signor porcino… non so quale mi piace di più!! Beh, in realtà io sono più di porcino :) li metterei ovunque!!! Li ho scoperti qua in Italia, nel ristorante di un mio amico e lui ha capito subito che quando nel menù ci sono i porcini c’è poco da chiedermi cosa mi va da mangiare ;)
Poi un giorno mia mamma li ha assaggiati, sempre nello stesso ristorante, e me ne parla sempre di quella cena con l’acquolina in bocca…. Noi spagnoli siamo molto fieri della nostra cucina però (ora che nessuno mi sente…) secondo me ci sono certe cose con cui non potremmo mai competere!! Come la pasta cucinata coi funghi porcini, oddio, che prelibatezza!



Ingredienti per 2 persone:
Tagliatelle 160 g
Funghi porcini 1
Carota 1
Scalogno 1
Vino bianco 1 bicchierino
Prezzemolo tritato qb
Sale, pepe qb
Olio d’oliva qb

Preparazione:

1 Pelare e tagliare finemente lo scalogno.
2 Pelare e tagliare la carota a tocchetti piccoli.
3 Preparare il fungo porcino: pelare il gambo con un pelapatate e pulirlo delicatamente con uno straccio pulito ed umido oppure con una spazzola (mai metterli in acqua perché il gambo l’assorbe come una spugna!!)
4 In una padella soffriggere lo scalogno con un filo d’olio; aggiungere la carota e continuare la cottura a fiamma bassa per evitare che le verdure diventino brune velocemente.
Incorporare il fungo tagliato a lamelle, salare, pepare e sfumare con il vino.
5 Cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
6 Aggiungere alla salsa qualche cucchiaio dell’acqua della pasta e continuare la cottura fino a quando le verdure non saranno belle morbide.
7 Scolare la pasta ed incorporarla alla padella con la salsa. Aggiungere del prezzemolo tritato, far saltare il tutto per 2 minuti e servire caldo.

martedì 7 ottobre 2008

Risotto al tartufo nero


Tartufo nero, originally uploaded by erborina.

Cosa si regala ad una pazza del cibo?? :)))) Un tartufino ed un porcino mi sembrano ottimi, no? :P
Ed ecco che come inviato direttamente dal celo il mio fidanzato è arrivato a casa sabato scorso con tutte e due.
Ci siamo messi subito al lavoro; prima uno, poi l’altro… però cominciamo dall’inizio: Risottino al tartufo, più facile di quello che pensavo e più buono di quanto immaginavo :)
Io di solito faccio il risotto light; lo so che può sembrare triste però mi fa un po’ impressione mangiare il risotto, anche se buonissimo, con una quantità di burro esorbitante quindi metto solo un po’ d’olio all’inizio e poi manteco con pochissimo formaggio… questa volta però ci si voleva un risotto a regola d’arte ;)
In effetti questa volta abbiamo usato una varietà di riso molto pregiata: il Vialone Nano che, secondo quello che ho letto un po’ in giro, è una delle varietà più adatte per il risotto. Caratteristico della zona di Verona, questo riso è un incrocio tra il violone e il nano; il suo chicco è grosso e tondo ed è adatto per una tante preparazioni!!



Ingredienti:
Riso vialone nano 160 g
Scalogno 1
Vino bianco ½ bicchiere
Brodo vegetale 600 ml
Burro qb
Parmigiano 60 g
Tartufo nero 1

Preparazione:
1
Tagliare lo scalogno e farlo soffriggere in un cucchiaio di burro ed un filo d’olio. Aggiungere il riso e lasciarlo tostare per qualche minuto. Aggiungere il vino, mescolare e lasciar sfumare.
2 Cominciare ad aggiungere piano piano il brodo caldo, mescolando ogni tanto ed aggiungendone ancora quando quello precedente è stato assorbito dal riso.
3 Quando il riso è al dente aggiungere una bella noce di burro e del parmigiano grattugiato. Dovremmo ottenere un riso all’onda, cioè, né troppo liquido né troppo duro.
Servire caldo con delle lamelle di tartufo nero.

giovedì 2 ottobre 2008

Mini pizze express


Mini pizze express, originally uploaded by erborina.

E’ arrivata!! La mia Lowel EGO Digital Imaging, Tabletop Fluorescent Light Unit è a casa!! :))
Era da tanto tempo che cercavo in giro delle informazioni su luci da usare a casa che non fossero né troppo ingombranti, né troppo care, né troppo difficili da usare, né troppo inutili (come mi era già successo)… mission impossibile?? No! basta leggere, leggere, leggere fin quando non sono arrivata a questo post di Vegan Yum Yum (per altro un blog da non perdere!!) grazie a Coffee & Vanilla ed il suo Inspiring Food Photography di Settembre :]
Dopo tutti questi giri mi sono decisa di comprare questa luce e devo dire che 1. è arrivata a casa in solo 3 giorni, 2. non ho pagato tanto e 3. sono molto contenta del risultato!!
Per fare la prima prova mi sono buttata su qualcosa di facile e veloce, da fare la sera dopo il lavoro quando arrivo a casa alle 8-8.30 e sinceramente non ho voglia di mettermi a fare non so che cosa…
Niente male per essere la prima :))

Ingredienti per 2 persone:
Pane pita 2
Passata di pomodoro 250 g
Mozzarella 200 g
Capperi 1 cucchiaino
Acciughe sotto olio/aceto 2
Foglie di basilico 2
Sale, pepe, origano, olio d’oliva qb

Preparazione:
1
Mettere la passata di pomodoro in una ciotolina; salare, pepare ed aggiungere un cucchiaio d’olio. Mescolare bene.
2 Tagliare il pane pita longitudinalmente; sistemare la salsa di pomodoro sopra, aggiungere la mozzarella tagliata, i capperi, le acciughe e spolverare con del origano.
3 Cuocere in forno caldo a 190° per 10-15 minuti.
4 Decorare con una fogliolina di basilico e servire con un filo d’olio d’oliva o piccante.

sabato 27 settembre 2008

Panino con la tortilla


Panino con la tortilla, originally uploaded by erborina.

La tortilla de patatas è un’istituzione in Spagna…. Forse molto di più dell’iperconosciuta e megaripetuta paella.
La si mangia come tapa, da sola, con insalata, dentro un panino o in altre duecento modi diversi.
Ci sono le varianti non direi proprio regionali ma familiari: c’è chi taglia le patate a rondelle, chi a cubetti (com’è il mio caso), chi mette della cipolla oppure dei peperoni verdi (secondo me, il massimo).
A casa mia si mangiava sempre con delle croquetas (simili alle crochette però fatte con della besciamella invece delle patate e con del pollo o del prosciutto); l’insalata come contorno non mancava mai.
Poi ci sono varianti nella forma: di solito si fa grande, enorme, rotonda, bella cicciotta. Si può servire tagliata a spicchi, a quadretti oppure, come facevano a casa mia, si può fare la tortilla individuale, uguale a quella grande però mignon ;)
Un altro classico della gastronomia spagnola è il bocadillo de tortilla. Anche qua le varianti finiscono solo quando finisce la nostra immaginazione. La tortilla, frittata, si fa con quello che c’è in frigo: funghi, spinaci, cipollotti o, ovviamente, patate; il panino si fa aggiungendo i nostri ingredienti preferiti: salsa maionese, prosciutto, pomodoro, insalata… Le possibilità sono tantissime!
Questo che vi presento l’ho fatto con tortilla de patatas tagliata a metà per il lungo, pomodori a rondelle e strofinati sul pane ed insalata. Il pane va tostato prima ed è buono, buono, buono!
La foto l’ho inserita nel SLW di questo mese. E' un panino fantastico da mangiare di sera davanti alla tv. La tortilla va fatta prima altrimenti non ci sediamo a mangiare prima delle 11!!

mercoledì 24 settembre 2008

Giallo Zafferano ed Erborina


Un piccolo e veloce appunto per annunciarvi una collaborazione di cui sono molto orgogliosa :D

Tutti conosciamo Giallo Zafferano, vero? Da oggi sono diventata collaboratrice di questo splendido sito pieno di buone e belle ricette: spiegazioni step-by-step con fotografie, forum, blog, scuola di cucina, consigli per cucinare e viaggiare con gusto… si può chiedere di più???!!!

Da oggi troverete anche le mie ricettine casalinghe che spero piaceranno tanto quanto quelle di Giallo Zafferano.

Da qua invio un grande Grazie Mille alla redazione.

Ci vediamo su GZ!!

lunedì 22 settembre 2008

Marmellata di pomodori


Marmellata di pomodori, originally uploaded by erborina.

L’estate finisce e noi siamo ancora qua a cercare di rinchiudere nei vasetti tutto il bello ed il buono di questi ultimi mesi: il sole, i colori, i sapori… come la formichina che accumula le provviste per l’inverno… uhmm, come mi piacerebbe ogni tanto poter rimanere al calduccio di casa con i miei vasetti di marmellate e robine varie, invece di venire in ufficio a sentire come squilla in continuazione questo benedetto telefono!!! Poi familiari ed amici si lamentano che non li chiamo… beh, tra poco mi cresce una cornetta dall’orecchio!!! ;)

Ma pazienza, è soltanto lunedì, il primo giorno di lavoro è andato e domani ancora mi alzerò e potrò fare colazione con questa deliziosa marmellatina che tanto somiglia a quella di fragoline o frutti del bosco.

Io l’ho abbinata ad un boccone salato con del prosciutto cotto (che adoro) e la ricotta salata, per una colazione o una pausa differente!

Ingredienti:
Polpa di pomodoro fresca 600 g (circa 8 pomodori maturi)
Zucchero semolato 300 g
Baccello di vaniglia 1
Limone 1

Preparazione:

1 Pelare i pomodori, eliminare i semi e l’acqua.
2 Tagliare la polpa a pezzetti, metterla in una pentola e mescolarla con lo zucchero. Lasciar riposare due ore.
3 Aprire il baccello di vaniglia con un coltello, estrarre i semi ed aggiungerli al pomodoro insieme al resto del baccello ed il succo di limone.
4 Far cuocere a fiamma bassa per circa un ora mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno ed eliminando la spuma che si creerà in superficie.
5 Riempire dei vasetti di vetro pulitissimi con la marmellata ancora calda. Chiuderli ermeticamente, lasciar raffreddare e conservare in un luogo fresco al riparo della luce.
Una volta aperta conservare in frigorifero.

lunedì 15 settembre 2008

E con l'insalata la faccio finita con il pic-nic virtuale


Insalata de patate, originally uploaded by erborina.

Sono cotta come una pera… niente male per essere l’inizio della settimana O__O Ho esagerato un po’ il weekend con lavori vari e poi oggi dopo il lavoro mi sono messa seria con il nuoto: 55 vasche veloce come se ci fosse qualcuno che mi corre dietro…
A me il freddo, l’inverno, il cambio di stagione, insomma, mi attivano non come quel caldo orrendo che abbassa la pressione e ti lascia moscia come una biscia.
Anche se poi alle 11 di sera non capisco più niente :P e a mala pena riesco ad arrivare sveglia a mezza notte per vedere il programma di Ilario Vinciguerra sul Gambero Rosso.
Per questi giorni d’intensa attività un’insalata fresca (il tempo ancora lo permette) e soprattutto veloce.

Ingredienti:
Patate
Speck a dadini
Carota
Barbabietola a striscioline
Maionese (fatta in casa)
Senape a volontà


Preparazione:

1 Pelare e tagliare a dadi non troppo piccoli le patate. Lessarle fino a quando saranno morbide (una ventina di minuti). Scolarle e farle raffreddare.
2 Intanto, pelare e tagliare a dadini la carota.
3 Mescolare la maionese con un po’ di senape.
4 In una ciotola mettere patate, carota, barbabietola e speck; condire con la maionese e servire.
Consiglio: se non vogliamo che la nostra insalata diventi rossa aggiungere la barbabietola appena prima di servire.

lunedì 8 settembre 2008

Il pic-nic che non ci fu (II)


Torta salata di porri, originally uploaded by erborina.

Una delle cose che mi piacciono più in assoluto sono le torte salate e tra loro quelle che mi fanno impazzire sono quelle con la pasta frolla, cioè, mangio volentieri quelle torte tipo plum cake che sono anche facili da preparare però quando si tratta di scegliere… uhmm, non c’è paragone!! Il croccante della pasta con sopra un bel ripieno morbido fatto con verdure, panna e uova… sublime :D

Il problema è che non sono molto brava a fare queste torte, eh vabbè, io ci provo e devo dire che con quest’ultima ho notato un miglioramento senza però esagerare, dovrà dire che devo andare avanti a farle, no?? :P

Questa doveva essere il piatto forte del mio pic-nic ed è stata promossa! Il ripieno era morbido e dolce e la pasta differente con l’aggiunta dell’aneto e la noce moscata. Gnam!

Ingredienti

Per la pasta frolla:
Farina 250 g
Noce moscata grattugiata 1 cucchiaino
Aneto fresco tagliuzzato 4 cucchiai
Burro fresco tagliato a dadini 125 g
Tuorlo d’uovo 1
Acqua fredda 2 cucchiai

Per il ripieno:
Porri 1 kg
Uova 3
Panna liquida 300 ml
Noce moscata qb
Sale e pepe qb
Burro 1 cucchiaio abbondante

Preparazione:

1 Mettere nel vaso del mixer la farina, il burro, l’aneto e la noce moscata. Mixare fino a quando non otterremo un composto sbriciolato.
A parte, sbattere il tuorlo d’uovo insieme all’acqua ed aggiungerlo al composto di farina e burro. Azionare ancora una volta il mixer fin quando l’impasto non sarà omogeneo.
2 Lavorare su un piano il composto e formare una palla che avvolgeremo in film trasparente e lasceremo riposare in frigo per almeno mezz’ora.
3 Pulire e tagliare i porri a rondelle. Farli sciogliere il burro in una padella, aggiungere i porri e farli saltare due minuti. Aggiungere mezzo bicchiere d’acqua, coprire e cuocere a fiamma dolce per 30 minuti controllando ogni tanto che non si asciughino troppo.
Far raffreddare.
4 In una ciotola sbattere i tuorli d’uovo con la panna, sale, pepe e noce moscata a piacere. Montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ferma e aggiungerli ai tuorli realizzando dei movimenti ascendenti con una forchetta.
5 Stendere la pasta frolla il più sottile possibile. Foderare con lei uno stampo, fare dei fori con una forchetta sula superficie e lasciare riposare 15 minuti in frigo.
Rivestire la base con un foglio di carta da forno e mettere sopra dei fagioli secchi. Cuocere in forno caldo a 180º per 10-12 minuti. Tirarla fuori dal forno, togliere i fagioli e la carta da forno e infornare ancora per altri 5-7 minuti fino a quando non sarà asciutta e dorata.
6 Aggiungere i porri freddi alla crema di panna e uova e mescolare delicatamente.
7 Versare il composto sulla base e cuocere nel forno per 30 minuti.

Si può mangiare tiepida oppure fredda. E’ sempre consigliabile farla raffreddare un po’ altrimenti al tagliarla si sbriciola.

giovedì 4 settembre 2008

Il pic-nic che non ci fu (I)


Peperoncini ripieni, originally uploaded by erborina.

Non è che voglia lamentarmi però… perché deve piovere proprio il giorno che avevo deciso di andare a fare un giretto ed un pic-nic?
Ero stanca sì, non era un problema restare a casa, è vero… però avevo già preparato tutto e un pic-nic con la pioggia io non l’ho mai visto. Quindi, pranzetto a casa e cinema il pomeriggio, niente male però :)

Passiamo allora al menù pic-nic cominciando con questi peperoncini che adoro e che ho conosciuto qua in Italia perché in Spagna non riesco a trovarli :( Non c’è verso, anche se siamo vicini, la nostra gastronomia è simile ed anche i nostri gusti… ci sono ancora tantissime cose che non si trovano, come ad esempio questi peperoni rotondi piccanti oppure i fiori di zucca che in Spagna ce li sogniamo!! Allora, a parte tutti i prodotti supertipici di tutte e due i paesi (quindi, posso capire che il San Daniele non si trovi facilmente perché ci sono prodotti equivalenti(??) spagnoli di altissima qualità) però non riesco a capire perché certe cose non vengono commercializzate; ma cosa fanno in Spagna con tutti i fiori di zucca? Li buttano? Boh! Neanche per sogno, le venderanno dall’altra parte del mondo…
Insomma, approfitto che sono qua e non di là :P per prepararli ogni volta che li vedo al mercato. Sono facili ed il processo non è tanto lungo perché non ne faccio una marea ma una ventina alla volta.
Attenzione alle mani ed agli occhi quando le pulite, sono come il fuoco! Un paio di guanti e un posto ventilato sono un must nella preparazione di questi piccoli diavoli :)

Ingredienti:
Peperoncini 20 – 25
Aceto di vino bianco ¼ l
Vino bianco ¼ l
Acqua ½ l
Tonno in scatola 240 g
Capperi 3 cucchiai
Acciughe sotto olio 2
Olio evo qb

Preparazione:
1
Lavare i peperoncini, eliminare il picciolo, svuotarli e risciacquarli dentro.
2 In una ciotola capiente versare l’aceto, il vino e l’acqua. Mettere tutti i peperoni puliti e lasciarli in ammollo almeno per 24 ore.
Dopo 24 ore, risciacquarli e lasciarli asciugare sopra un panno secco e pulito.
Quando saranno completamente asciutti possiamo cominciare a farcirli.
3 Per fare la farcia: scolare il tonno, risciacquare le acciughe e tagliuzzarle insieme ai capperi. Amalgamare bene il tonno, le acciughe e i capperi e farcire con delicatezza i peperoncini.
4 Riempire un barattolo con i peperoni farciti cercando di sistemarli ben stretti tra di loro però senza schiacciarli. Riempire il barattolo con del olio e lasciar riposare almeno una decina di giorni… anche se io li ho già assaggiati :P

lunedì 1 settembre 2008

Ricordi di vacanza – Part II


Torta alle mandorle, originally uploaded by erborina.

E andiamo ancora un po’ più verso sud fino a Granada, la mia Granada, e Torrenueva, un villaggio dove ho fatto le mie prime ferie a solo 4 mesi di vita!!

I miei nonni comprarono una villetta tanti tanti anni fa e i miei l’hanno conservata e migliorata e oggi è il posto più figo di tutto il paesino. Fare colazione col mare davanti agli occhi è una delle cose più belle e più rilassanti di questo mondo, non credete?


Torrenueva, originally uploaded by erborina.

Il tramonto lì è una roba pazzesca!


Tramonto a Torrenueva, originally uploaded by erborina.


Anche l’alba, senza altri rumori che il rumore del mare :)


Pesca a Torrenueva, originally uploaded by erborina.


E lì ci aspettava anche un amico :)


Rubio, originally uploaded by erborina.


Le meraviglie della natura:

Flora


Fiori Torrenueva, originally uploaded by erborina.

e fauna


Ape, originally uploaded by erborina.

E Las Alpujarras, una serie di paesini bianchi sulle montagne tra Granada e Almería dove la bellezza del paesaggio ha conquistato artisti e scrittori.
Obbligata è la visita di questi posti magici tra negozietti di artiggianato e ristorantini dove si può assaggiare la cucina più caratteristica di questa zona: selvaggina, pesce di fiume, verdure ed il jamón serrano tipico del paese più alto della Spagna: Trevelez.


Capileira - Las Alpujarras, originally uploaded by erborina.


Ad una ventina di chilometri di Trevelez troviamo Fuente Agria un piccolo paradiso nascosto dentro un’estensione arida, con una cascata di acqua ferruginosa che fa diventare rossiccio tutto quello che tocca.


Fuente Agria - Las Alpujarras, originally uploaded by erborina.

Bei ricordi di quest’estate che piano piano sta lasciando il passo ad un autunno che, come dire il contrario, preferisco!! Mi piace quando comincia a fare freschino, quando ci si deve coprire la notte, quando comincia a piovere e restare il week-end a casa a guardarsi un film con un bel pezzettone di torta è quasi un lusso.


Torta alle mandorle, originally uploaded by erborina.

Ingredienti (sempre quelli dei 7 vasetti):
Yogurt alla nocciola 1
Farina 3 vasetti
Zucchero semolato 2 vasetti
Olio di semi 1 vasetto
Lievito in polvere qb
Uova 2
Mandorle a lamelle 3 manciate

Preparazione:

1 Mixare tutti gli ingredienti insieme tranne le mandorle.
2 Quando tutti gli ingredienti sono amalgamati aggiungere 2 manciate di mandorle alla pasta e mescolare bene con un cucchiaio.
3 Riscaldare il forno a 180º.
4 Foderare uno stampo da plum cake con della carta da forno. Versare la crema sullo stampo e finire con una bella manciata di mandorle.
5 Infornare per 30 minuti.
6 Passati i 30 minuti coprire la torta con della carta stagnola o da forno per evitare che si bruci la superficie. Continuare la cottura alla stessa temperatura almeno per altri 15 minuti oppure fino a quando introducendo uno stecchino nella torta ne uscirà pulito.

Premi e non solo:

Vorrei ringraziare Clamilla e Vera e Silvia per il bellissimo premio:











E presentarvi l’Inspiring Food Photography di questo mese da cui Erborina è stata nominata!!!

mercoledì 27 agosto 2008

Ricordi di vacanza - Part I


Branzino all'acqua pazza, originally uploaded by erborina.

Dai su, cerco di fare la brava e cucinare qualcosa di sano, senza grassi, senza zucchero, senza quasi calorie e anche senza sforzo :P

In realtà questa ricetta non l’ho fatta adesso, è una delle ricette della vacanza; cercando sempre di non esagerare col cibo (mission impossibile quando uno è in ferie) e sempre in linea con la ferrea dieta a base di pesce che abbiamo seguito durante i giorni trascorsi al mare… giusto, no?

Io prima, quando ero giovane ;P, non amavo il pesce… però non solo… perchè ODIAVO con tutte le mie forze i crostacei. Non mi ci potevo avvicinare, mi veniva la nausea… strano che ora mi succede lo stesso però con la carne… boh! Intanto che cerco, senza trovare, le ragioni di questo mutamento mi sono data un festino di gamberi alla piastra, branzino, coda di rospo, vongole, ecc. che non vi dico :D

Quest’anno, come già vi avevo raccontato, sono tornata ai posti della mia infanzia. Granada e la costa granadina dove per tanti anni ho vissuto e dove tanti estati ho trascorso.
Mio nonno tantissimissimi anni fa comprò una viletta ad un paesino, Torrenueva, dove si conobbero mia mamma e mio papà. Da quando avevo 4 mesi di vita ho fatto lì con loro le vacanze e negli ultimi anni, sempre che ho l’opportunità, ci torno anche se non è estate perché si sta troppo bene. Il posto forse non è il più figo dal mondo… (beh! per me sì :) però la nostra casetta ha una situazione di prima classe.

A parte i giorni trascorsi a Granada siamo passati dal Parco Naturale di Cabo de Gata ad Almería; situato al sudest della Spagna Cabo de Gata è una zona bellissima, non troppo affollata, un ampio deserto vicino a spiagge bellissime non sempre raggiungili in modo semplice… o almeno non semplice per chi ha appena fatto un intervento al piede.. :( beh! Sarà la prossima volta.

Però meglio vi lascio con qualche foto del viaggio…

Prima paella e sangría appena arrivati alla Spagna. Olé!



I magnifici paesaggi di Cabo de Gata. Ovviamente in questa mini-foto non si vede un cavolo… forse meglio di qua :)





Los Patios

Un albergo fantastico che avevo trovato dopo che ho chiamato sicuramente tutti gli alberghi della zona senza che ci fosse una camera libera. Che fortuna! Proprio quando pensavo che non c’era speranza ho trovato posto in questo hotelito meraviglioso, pieno di piccoli dettagli che lo fanno unico. L’albergo ha pochissime stanze ed è vicino al paesino di Rodalquilar (bellissimo per andare la sera a cena – al ristorante La Tabernilla si mangia da paura, all’aperto con le candele per un modico prezzo) ed alla spiaggia El Playazo.


Los Patios
Parque Natural Cabo de Gata – Níjar
Camino del Playazo, s/n
Rodalquilar (Níjar)
Tel. +34 950 525137
Pagina web

Ingredienti (un po’ ad occhio):
Branzino 1 a testa
Pomodorini ciliegia
Cipolla
Olive nere
Capperi sotto sale
Basilico
Vino bianco
Olio, sale e pepe

Preparazione:
1 Riscaldare il forno a 180º.
2 Disporre sulla placca del forno un po’ d’olio ed i branzini, puliti, sopra. Salare e pepare i branzini per entrambi i lati ed all’interno.
3 Aggiungere sulla placca la cipolla tagliata a rondelle, i pomodorini tagliati in quarti, le olive tagliate a metà ed i capperi risciacquati per eliminare l’eccesso di sale.
4 Aggiungere mezzo bicchierino d’acqua ed il basilico tagliato a listarelle. Finire con un filo d’olio.
5 Infornare per 40 minuti. A metà cottura girare i branzini e incorporare mezzo bicchiere di vino bianco.

Per controllare la cottura del pesce usare un coltellino, incidere la polpa del pesce per vedere se la carne è bianca e succosa. Se il succo è rossiccio vuol dire che ancora non è pronto però dovremmo controllarlo spesso per non farlo asciugare troppo.