mercoledì 30 settembre 2009

Tiramisù!

Tiramisú - pistacchio, nocino e savoiardi al cioccolato

Un tiramisù differente… è quello che ci chiede FrancescaV con questa sua iniziativa… carina, vero? Eh sì, divertente sicuramente… perché cosa c’è di più bello che una sfida e poi sul tiramisù!! Uno dei miei dolci preferiti, una bomba calorica di prima categoria, una d-e-l-i-z-i-a!!

FrancescaV - Tiramisu

La scelta degli ingredienti non è stato molto difficile… tanto il mascarpone è buono con tutto :P

Un po’ difficile però è stato tuffarmi nella preparazione di questi savoiardi. Non per la fonte che è sempre una sicurezza ma per la difficoltà in sé del impasto che si smonta con solo uno sguardo!!
In un primo momento ho pensato: sì, ci siamo!! Poi appena sfornati i miei savoiardi hanno perso un po’ di vita però come gusto erano ottimi… ottimi per questo tiramisù ;)

Ingredienti per 4 persone:
Mascarpone 250 gr
Tuorli 1
Bianchi 2
Pistacchi pelati non salati 60-70 gr
Zucchero a velo 6 cucchiaini colmi
Savoiardi ±10-12
Liquore nocino qb

Preparazione:
1 Frullare lo zucchero a velo insieme ai pistacchi pelati fino a quando non saranno una pasta (mettere da parte un po’ di pistacchi per decorare).
2 Aggiungere il tuorlo ed il mascarpone e continuare a frullare fino a quando non otterremo una crema liscia.
3 Montare a neve i bianchi ed incorporarli alla crema di mascarpone con molta cura aiutandoci di una spatola in silicone e con movimenti avvolgenti dal basso verso l’alto.
4 Montare il tiramisù a strati in 4 bicchieri alternando savoiardi bagnati leggermente con il liquore nocino e crema al mascarpone.
5 Coprire i bicchieri con film trasparente e lasciare riposare in frigo qualche ora.
6 Prima di servire eliminare la pellicola, decorare con cacao amaro in polvere e granella di pistacchi.

Nota: per la preparazione dei savoiardi ho seguito passo a passo la ricetta di Elena cambiando solo 20 gr di farina per cacao amaro in polvere ;)

lunedì 21 settembre 2009

Risotto al pesce persico

Risotto al pesce persico

Quante volte avete comprato un pesce, un frutto, una verdura, un qualcosa senza aspirazioni, solo per il fatto di mangiare qualcosa di diverso, senza una idea molto precisa di quello che volevate fare, senza pretese, un po' sotto pensiero, un po' con la testa da un'altra parte...
Poi ti viene in mente quella ricetta che avevi già visto chi sa dove e non si sa come viene fuori un di quei piatti il cui ricordo ti rimane per tanto tanto tempo ed addirittura diventa uno dei tuoi preferiti!

Beh, qualcosa del genere è quello che è sucesso a me con il pesce persico. Senza sapere cosa aspettarmi l'ho comprato perchè, come a tutti noi, mi piace provare tutto, al meno una volta nella vita, no?

Un po' di tempo fa avevo letto sulla Cucina Italiana... (o forse anche su Sale&Pepe) questa ricetta che, se non sbaglio, è una ricetta tradizionale della zona dei laghi. Leggendola mi era sembrata molto gustosa... e anche molto pesante :( per cui l'unica variazione che mi sono permessa è quella di non impanare e friggere il pesce ma di scottarlo in padella con un filo d'olio, cualche fogliolina di salvia e un po' di sale.

Per il resto... niente di più semplice! Un tradizionalissimo risotto fatto con il brodo di pesce (rigorosamente casalingo :), scalogno tritato finemente, riso carnaroli tostato e sfumato con poco vino bianco.

Sicuramente uno di quei piatti che ritornerà sul vostro tavolo!

martedì 15 settembre 2009

Tapas per l'estate - Si posticipa!

Tapas per l'estate

Sembrava così lontano il giorno ed eccoci qua... al 15 settembre! L'estate sta finendo, ormai sono un po' di giorni che andiamo in giro il maglioncino, le scarpe chiuse, l'ombrello! Non che mi lamenti per carità, io il caldo non lo reggo proprio. Mi fa solo un po' tristezza solo per le ferie... era così bello essere in attesa delle vacanze perchè poi puf! vanno via in un soffio ;)

Però concentrandoci sul tema che ci interessa... cosa ne dite di posticipare il concorso di 15 giorni?? Sicuramente il fatto di averlo annunciato in mezzo alle vacanze fa sì che non sia stato molto pubblicizzato quindi... facciamo per il 30 settembre? Dai partecipate numerosi!! :)

Qui trovate un elenco aggiornato delle ricette ricevute:

Dip al té matcha e peperoncino - Elga (Semi di Papavero)
Un paté estivo - Camomilla (Fior di Frolla)
Salsa rosa al robiola - Ilaria
Tapas con los higos - Manu (Tutta farina del mio sacco)
Pomodorini robiola e rosmarino - Elvira (Un filo d'erba cipollina)
Spuma di mozzarella - Sara (Meringhe alla panna)
Fichi e formaggio - L'oca bonga in cucina
Caprimole - Genny (Al cibo commestibile)

mercoledì 9 settembre 2009

Val Formazza e la cascata del Toce

Cascata del Toce

Oggi niente ricetta ma un bel giretto per Val Formazza a vedere la Cascata del Toce perchè anche se le vacanze sono finite chi non ne ha ancora voglia??
Quest’anno abbiamo fatto pochi giri nel weekend, tra poco comincerà a far freschino e la voglia di uscire di casa potrebbe forse diminuire… Sabato scorso c’era una giornata da paura, perfetta per una bella camminata all’aria aperta e per scappare da Milano che dopo solo 1 settimana di lavoro mi basta e avanza :P
La vista sotto la cascata è impressionante e i dintorni sono bellissimi. Se siete nelle vicinanze e volete fare una bella giornata in mezzo alla natura questo è il posto perfetto.
Si comincia sotto la cascata e si va di sopra dove c’è una passerella da dove godersi la vista di tutta la valle.. tra l’altro…

La chiesetta della Cascata del Toce

La chiesetta della Cascata del Toce

È stato anche una bella impressione passare dai 25º di Milano ai 10º in montagna. Ci voleva proprio questo piatto di polenta con le salsicce!!

Polenta con salsiccia in umido

E non solo…

Formaggi misti

Andando più in là troviamo Riale con la sua chiesetta, la diga e il lago di Morasco; la passeggiata intorno è un must ;)

Riale - Val Formazza

Riale - Val Formazza

Riale - Val Formazza

Lago di Morasco

Lago di Morasco

Lago di Morasco

Lago di Morasco

Lago di Morasco

Lago di Morasco

La diga

Una fermata sulla strada per comprare un po’ di latte e yogurt

Il latte della latteria di Canza

Sapete quante volte alla settimana facendo lo spelling dico al telefono D di Domodossola e non sapevo neanche dove fosse?? Questo weekend era proprio sulla nostra strada, ci siamo fermati ed è troppo carina!!!: passeggiata e aperitivo ☺

Domodossola

Domodossola

L'aperitivo a Domodossola

Speriamo che settembre ancora ci regali un po’ di bel weekend come questo :)

lunedì 7 settembre 2009

Boquerones en escabeche - La ricetta della mamma!

Boquerones en escabeche

Appena è passata l’emozione iniziale che mi ha fatto comprare un quintale di alici mi è venuto il dubbio di come farle. Non so attraverso che gioco della mente mi è apparso in bocca il meraviglioso gusto dei boquerones en escabeche, simili alle sarde o alici in saor, che faceva mia mamma quando ero piccola. Uno di quei piatti che, siccome la passione della cucina mi viene di famiglia e mia mamma è come me sempre alla ricerca di cose nuove, e si è perso col paso degli anni.

Come in Italia ci sono diversi modi per prepararle: c’è chi mette il vino, c’è chi no; c’è chi lascia l’alice intera oppure fa dei filetti come a casa mia… sia come sia questo procedimento ha i suoi origini quando non esisteva il frigo e si trovavano altri modi di conservazione degli alimenti. In effetti durano tantissimo e ogni giorno che passa sono ancora più buone!

Una ricetta che ne vale lo sbattimento… peccato che poi finiscano così in fretta :)

Ingredienti per 4 persone:
Alici freschissime (non mi ricordo quante erano… una trentina?)
Farina per friggere qbSale qb
Cipolla 1
Alloro 1 foglia
Vino bianco secco 200 ml
Aceto di vino bianco 100 ml


Preparazione:
1 Si puliscono le alici aprendole longitudinalmente e togliendo le interiora e la testa. Lasciare i due filetti uniti da un lato.
2 Si lavano ed asciugano sopra un pezzo di carta da cucina
3 Infarinare le alici e friggerle in abbondante olio di semi ben caldo
4 Scolarle sopra carta da cucina per assorbire l’eccesso d’olio e salarle
5 Preparare il “escabeche”: in una pentola far friggere la cipolla tagliata non troppo finemente in qualche cucchiaio dell’olio che abbiamo usato per friggere le alici.
6 Una volta sarà pronta sfumare con il vino, aggiungere l’acqua e lasciar cuocere fino a quando la cipolla non sarà diventata morbida.
7 A questo punto incorporare l’aceto e lasciar cuocere ancora qualche minuto.
8 Sistemare le alici in piatto fondo e versare sopra il “escabeche”


Si possono gustare tiepide o fredde da un giorno all’altro!

Ah, dimenticavo… da accompagnare con sarde freschissime semplicemente alla piastra ed una insalatina di cuore di lattuga con sale, aceto e filettini d’aglio leggermente fritti nell’olio (questo è proprio di giù) :P

Sarde alla piastra e cuore di lattuga con aglio

Aggiornamento: con questa ricetta partecipo alla raccolta Sapori d'estate di MiK!

mercoledì 2 settembre 2009

Cartoline dalla Spagna e Mostarda di fichi

Relax totale
5.000 km, 1.000 foto, 50 bagni nel mare, tante siestas, birrette e tapas… eccomi ancora ☺
E come tutti gli anni quando cominciano le vacanze ci si sente così bene, il tempo sembra fermarsi e uno pensa che non finiranno mai…. Invece sì. E si torna alla routine, alla sveglia ogni mattina, alla fretta, alle corse... uffa! Meno male che in un batter d’occhio ci si abitua a questi ritmi trepidanti come prima delle ferie ci si abitua al relax totale.
Quest’anno siamo tornati al sud della Spagna. Se l’anno scorso la scelta è stata un po’ condizionata dall’operazione al piedino quest’anno siamo tornati convinti convinti! E non possiamo essere più felici di così perché abbiamo scoperto (sì, anch’io, anche se sono andaluza) dei posti meravigliosi:

Vejer de la Frontera. Cosa dire di questo paesino incantevole... a me ha conquistato per sempre. In un zona dove l’attrazione più forte sembra essere la spiaggia ed il mare si trova questo paese di stile arabo in cima alla montagna. Qualche pueblo blanco andaluz l’avevo già visto e Vejer de la Frontera mi conferma soltanto quello che già pensavo... IO VOGLIO TRASFERIRMI LÀ!!! :P

Vejer de la Frontera

Vejer è bellissima, la gente è amabile, tutto a portata di mano, con quel cielo azzurro da paura…

Vejer de la Frontera

Se vi capita di passare di là, le mie raccomandazioni sono:

La Casa del Califa - un alberghetto ubicato nella piazza principale di Vejer, d'ispirazione araba come il resto del paese, proprio un gioiellino. Hanno delle stanze diverse più o meno nascoste, con un gran terrazzo da dove prendere il sole durante il giorno, ammirare le bellissime viste del paese al tramonto oppure prendere un aperitivo prima di cena. Dentro dell’albergo c’è anche un ristorante che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare per quanto era pieno in quei giorni però secondo me ne vale la pena; la sua chef è di Marrakesch e prepara piatti tipici come il tabulé, il cous cous o diverse tagines.

Hotel La Casa del Califa
Plaza de España, 16
Vejer de la Frontera (Cádiz)
11150, España
+34 956 447 730

La casa del Califa en Vejer

Ristorante Trafalgar - Un piccolo ristorante con un terrazzo sulla piazza di Vejer dove si possono gustare piatti che fondono tradizione ed innovazione. Segnalato dalla guida Michelin, ha dei prezzi veramente onesti!

Restaurante Trafalgar
Pl. de España 31
11150 Vejer de la Frontera
Tel. 956 447 638


Mesón La Judería – una scoperta di quelle che non si dimenticano mai sia per il cibo che per il posto. Assolutamente da chiedere un tavolo fuori sul terrazzo per godersi le viste meravigliose sul paese. Vongole con gamberi e pesce con salsa allo zafferano favolosi :)

Mesón La Judería
Judería, 5
Tel. 629 760 802

Quindi vivere o passare vicino a questo paese e non farci un salto è peccato mortale ;)

Ma i dintorni non sono peggio. C’è proprio di tutto per tutti: per quelli che vogliono spiaggia, spiaggia, spiaggia c’è Barbate, Bolonia, Los Caños (spiaggie belle lunghe dove l’affollamento non è un problema); per quelli che vogliono surf… che dire, qua c’è il suo regno a Tarifa; per quelli che preferiscono la natura ci sono le uscite in barca per vedere delfini e balene!!; rovine romane e tanta tanta gastronomia da scoprire :)

Bolonia e Baelo Claudia

Un po’ più verso l’interno troviamo la cittadina di Medina Sidonia. Veramente bellina forse non da visitare ad agosto con 45º… però guardate che bello!! Ci sono ancora posti dove la gente lascia tranquillamente la porta di casa aperta!

Medina Sidonia

Jerez de la Frontera è anch'essa una fermata obbligata, sempre con quel piccolo problema del caldo atroce anche all’ombra però ne vale la pena una passeggiata nelle sue strade e una visita alle Bodegas de Fino per cui Jerez è così conosciuta nel mondo.

Jerez de la Frontera

Anche qua a Jerez un posto da consigliare vivamente per le tapas autentiche, il servizio, il posto in sé e, come no, per il fino :)

Bar Juanito
Pescadería Vieja 8-10

Tutto da leccarsi i baffi

Finalmente arriviamo a casa mia, a Torrenueva e qua entrano in gioco tutti i ricordi della mia infanzia; da quando sono nata a quando non ero più così bambina, Torrenueva per me è stato IL posto delle vacanze

Torre

Sicuramente non è un bel paese e non mi azzarderei a consigliare di passare neanche un pomeriggio però per me Torrenueva è magica, è possibilmente uno dei posti che mi piacciono di più di questo mondo. Appena metto piede mi sembra già di stare a casa mia e riprendo subito tutte le piccole abitudini dei tempi passati che mi fanno tornare ad altri anni più spensierati.
A Torrenueva però si cucina :) Certo, ci sono tanti bar dove si mangia da paura (pesce freschissimo sìiii!!) però ne approfittiamo per smettere un po’ di mangiare fuori casa perchè si sa che come a casa non si mangia da nessuna parte!

La cucina di Torrenueva

Il primo giorno mi sono alzata presto, ho fatto un bel bagno nel mare ed una bella passeggiata verso il mercato piccolissimo e pieno zeppo di tante cose buone. Mi sono lasciata trasportare dall’emozione del primo giorno e pensando anche ad un pranzetto con gli amici prendo di tutto e di più: sarde, alici, gamberi, pesce spada, rombo, vongole e cozze… proprio un festino!

Si cucina

Ne approfito per chiamare la mamma e farmi dare quella ricetta che pulendo le alici mi è venuta in mente… gnam!

Il giorno dopo un’altro classico: los churros!! Un bel caffé latte, il giornale fresco fresco e un piatto pieno di zucchero dove pucciare questa meraviglia della natura :P

Churros

Dopo 4 giorni a Torrenueva il viaggio sta arrivando alla fine. 11 giorni fantastici in qui c’è stato tempo per fare tutto soprattutto tempo per far niente oppure per godersi un tramonto, un fiore, un ape od un gatto :)

Tanti amici

miii, che brutto quando finiscono le ferie…

Natura

E prima di prendere l'aereo da Madrid una ultima scapatina al Thyssen... o dovrei dire al Reina Sofía perché è dove quel imbranato del taxista ci ha portato pensando che fosse quell'altro... e vabbè

Museo Reina Sofía - Madrid

Almeno ho potuto vedere il Guernica dal vivo :)

Museo Reina Sofía - Madrid

E’ stato proprio difficile cercare di riassumere tutta la vacanza in poche foto; io ho provato però a creare delle cartoline che da un’occhiata trasportino me e chi abbia voglia di viaggiare un po’ a quei bei giorni.

Mostarda di fichi

Ora bisogna tornare al mondo reale ;) e per ricominciare volevo condividere con voi una ricetta che avevo scoperto (nel numero di agosto della Cucina Italiana) e che non vedevo l’ora di avere un po’ di tempo per farla. Tempo e buoni fichi che non è proprio una impresa facilissima.
I miei a Granada hanno diversi alberi di frutta tra cui un fico che dà dei fichi strepitosi. Questi li ho comprati vicino a casa mia, in un fruttivendolo appena scoperto dove però tornerò di sicuro perchè ha della roba buonissima!! :)

La ricetta va a Manu e Silvia per la sua raccolta Non solo prosciutto e fichi e la foto alla sfida SLW di questo mese di agosto.

Spero vi piaccia!

Ingredienti due vasetti da 200 ml circa:
Fichi ½ kg
Acqua 1 bicchiere
Vino bianco 50 ml
Zucchero 150 gr
Essenza di senape circa 4-5 gocce (è meglio seguire le indicazioni descritte in ogni confezione)

Preparazione:
1
Pelare i fichi e tagliarli a pezzetti
2 In una ciotola mescolare lo zucchero, il vino e l’acqua. Portare ad ebollizione e lasciar cuocere per 2-3 minuti
3 A questo punto aggiungere i fichi e farli cuocere per mezz’ora mescolando delicatamente ogni tanto
4 Lasciare intiepidire e mescolare con l’essenza di senape facendo molta attenzione perché tossica se assunta in grande quantità e di alta volatilità
5 Riempire i vasetti pulitissimi, chiudere e farli bollire in acqua per mezz’ora se vogliamo conservarli per molto tempo.
6 Aspettare almeno 1 settimana prima di assaggiare.